La crisi morale del calcio spagnolo

MEDUSE

 

In sei anni e mezzo, la federcalcio della Spagna ha avuto tre presidenti. È passata da Ángel Villar a Luis Rubiales fino all’interim attuale di Pedro Rocha, tutti via via indagati per presunti reati di corruzione. È la federazione degli orrori, scrive allora El Pais, parlando di un’istituzione abbattuta e dall’immagine danneggiata dai molteplici scandali.

Il giornale del progressismo spagnolo indaga nella crisi morale del fútbol con una lunga ricostruzione di Ladislao J. Moñino. A due mesi dagli Europei, la nazionale non ha un direttore sportivo, Albert Luque è stato rimosso dal suo incarico da Rocha dopo che la procura ha chiesto un anno e mezzo di carcere per presunte pressioni su Jennifer Hermoso nel caso del bacio di Rubiales. Le ripercussioni stanno arrivando nell’area marketing. In federazione assicurano che esistono nuovi sponsor pronti a sottoscrivere accordi commerciali, ma che nessuno osa mettere il proprio nome in calce ai contratti per paura dell’abuso di ufficio. Uno dei dirigenti con potere di firma, il direttore dell’area marketing Rubén Rivera è stato licenziato per lo stesso motivo di Luque.

Qualche giorno fa Pedro Rocha è stato chiamato a testimoniare in tribunale e alla fine dell’audizione è uscito dal palazzo come nuovo indagato da parte della procura anticorruzione. Eppure, scrive El Pais, finora Rocha non mostra alcuna intenzione di fare un passo indietro prima delle elezioni, nessun passo indietro rispetto alla candidatura per una futura presidenza, perché è l’unico a potersi presentare sulla scena forte di un sostegno. 

La cosa bizzarra – sottolinea Moñino – è che Rocha non applica a sé stesso la sanzione che in qualità di amministratore ha applicato a Luque e Rivera. I baroni contrari alla sua candidatura non capiscono questa incoerenza e vengono messi a tacere quando chiedono spiegazioni. I fedeli di Rocha sono invece sicuri della sua innocenza e hanno serrato i ranghi affinché possa proseguire il suo cammino verso la presidenza

Il problema per Rocha è che il pubblico ministero non ha creduto al fatto che non sapesse nulla di ciò che viene contestato a Rubiales e agli altri protagonisti dello scandalo sulla Supercoppa in Arabia. Fonti dell’inchiesta assicurano che la procura ha grosse difficoltà a credere nella presunta ignoranza di Rocha, quando i poteri della commissione economica da lui presieduta dall’ottobre 2020 comprendono l’approvazione delle linee generali dell’azione finanziaria e l’analisi delle proposte sulle spese correnti e di investimento superiori a 10mila euro in federazione.

Se domani o martedì verrà confermato che il tribunale ha avviato un procedimento contro Rocha per cattiva condotta, il consiglio superiore dello sport in sede di governo avrà il potere di sospendere provvisoriamente Rocha. Se ciò dovesse accadere, dice El Pais, l’ombra di un intervento della FIFA potrebbe allungarsi sui tetti di Las Rozas

Un grosso guaio per la Spagna, ma non solo. I Mondiali del 2030 le sono stati promessi in organizzazione congiunta con Marocco e Portogallo. Andranno ratificati nel prossimo inverno. La FIFA ha fatto sapere di aver cancellato manifestazioni in altri paesi per molto meno. Ma il punto vero su cui si gioca questa partita è nella capacità di Marocco e Portogallo di fare da soli. 

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