Il capolinea europeo dell’Olimpia Milano. Rikako Ikee qualificata per i Giochi. Via alla Major League di baseball – Il riassunto di giovedì 28

 


23.50

La giornata d’apertura del campionato di baseball USA

AMERICHE

2024 MLB Opening Day presented by BuildSubmarines.com Pictured: Cutouts of Mookie Betts, Ronald Acuña Jr., Adolis García, Bryce Harper, Francisco Lindor, Mike Trout, Adley Rutschman, Aaron Judge, Randy Arozarena, Vladimir Guerrero Jr., Fernando Tatis Jr., Julio Rodríguez, Nolan Arenado, Carlos Correa, Yordan Alvarez, Corbin Carroll, Dansby Swanson, Bobby Witt Jr., Oneil Cruz, Elly De La Cruz, Chrisitan Yelich, Jung Hoo Lee, Luis Robert Jr., Jazz Chisholm Jr., Rafael Devers, Brent Rooker, CJ Abrams, José Ramírez, Riley Greene and Nolan Jones in various action poses in front of a blue background. The Commissioner's Trophy sits at the bottom.

La più turbolenta vigilia di campionato è finita. Le scommesse dell’interprete di Shoehi Ohtani hanno occupato i notiziari americani negli ultimi giorni, fino alla versione definitiva che il giocatore giapponese ha offerto un paio di giorni fa. La cupezza della settimana sta svanendo ora che gli Yankees hanno presentato i loro milkshake per la nuova stagione [qui] e i Royals il loro hamburger [qui], ora che i Texas Rangers iniziano la difesa del titolo [qui], ora che è tornata la folla intorno al baseball nella città di Cincinnati [qui]. Neymar ha fatto la sua passerella per il lancio iniziale di Pirates-Marlins [qui], Oneil Cruz ha messo le scarpe arcobaleno [qui]

Il primo fuori campo della stagione l’ha segnato Mike Trout, e con i potenti mezzi di Slalom ve lo possiamo finanche mostrare. 

The first #OpeningDay homer belongs to @MikeTrout 💪 pic.twitter.com/vcod7DKCrc

Il primo colpo di Ohtani con la maglia dei Dodgers è invece andato così

 

Sul suo blog Che palle, il giornalista della Gazzetta Mario Salvini ha colto l’occasione dell’Opening Day per ribadire il suo amore verso il baseball, ricordando innanzitutto una frase di Tom La Sorda, leggendario allenatore dei Dodgers e oro olimpico a Sydney con la nazionale americana: «Il baseball è come la guida, è l’amico che ti porta a casa sano e salvo quando conta». 

Salvini scrive: “Non è un caso che l’obiettivo nel baseball non sia “violare” una porta. Non si deve dominare l’avversario con una metafora di territorio (per non immaginar di peggio) violato. Nel baseball quel che conta è tornare a casa. Se afferrate l’immagine e la sua portata. Bill Veeck che parla: “Alla fine dei 9 inning si sa chi ha vinto e chi ha perso, ma soprattutto si sa che il giorno dopo si rigioca”. Questo insegna, anche, il baseball: a relativizzare. Dite il cavolo che volete, ma nessun altro sport lo fa. Non così. Altri fingono di disputare tante partite e invece ne giocano un quarto. Il baseball, con le sue statistiche, i suoi lanciatori che ruotano, gioca tutti e nove gli inning. Tutti i santi giorni. Fino in fondo. Ogni giorno. E l’indomani si ricomincia. Il baseball è giorno dopo giorno, dopo giorno, dopo giorno: se sei in grado di comprenderne al tempo stesso l’epica e l’etica – in nessun altro sport così simile all’etica del lavoro – se percepisci la grandezza della quotidianità, bene. Se no pazienza

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23.15

Rybakina in finale a Miami

TENNIS

Immagine

La prima finalista a Miami è Elena Rybakina, la moscovita di passaporto kazako che vinse Wimbledon nell’anno della messa al bando delle russe. In semifinale ha battuto con 11 ace la bielorussa Viktoria Azarenka in tre set con il punteggio di 6-4, 0-6, 7-6 dopo due ore e 36 minuti di gioco. Affronterà la vincente dell’altra semifinale fra la russa Ekaterina Alexandrova e la statunitense Danielle Collins. 

Rybakina ha già trascorso 11 ore in campo nel torneo, dopo aver guardato il torneo di Indian Wells in tv per un infortunio. Non si è allenata per 8 giorni. Non perde un match al terzo set da quando ha giocato il tiebreak più lungo nella storia del Grande Slam, contro Blinkova all’Australian Open. Da allora sono 8 su 8 per lei. Dall’inizio del 2023 ha vinto 69 partite e ne ha perse 18. È alla sua quarta finale nel 2024, la seconda di fila a Miami. 

 

 


21.15

Milano al capolinea europeo

PALAZZETTI E DINTORNI

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La tentazione è di rivolgersi sempre a Lucio Dalla, buttare là una cosa su Milano e l’Europa. Quale Milano, quale Europa. Questo è il punto. La Milano del calcio ha l’Inter fuori dalla Champions e il Milan ai quarti di Europa League. La Milano della pallavolo ha Paola Egonu in finale di Coppa dei Campioni, sebbene quella squadra – diciamolo – appartenga sempre per metà alla città di Monza. La Milano del basket dà solo tormenti, delusioni e tormenti. Il suo tortuoso arrampicarsi verso la porzione di classifica che assegna un posto ai play-in o ai play-off ha preso un altro colpo in testa stasera, sul campo dello Zalgiris Kaunas.
Dopo la doppia vittoria della settimana scorsa contro Monaco e Fenerbahçe, una piccola speranza era stata riattivata. Potrebbe averla spenta per sempre Andrea Trinchieri, che a Milano fu assistente e aspetta che prima o poi qualcuno gli riconosca la crescita esponenziale fatta all’estero. Al Bamberg in Germania ha vinto il titolo, alla Stella Rossa in Serbia ha ricostruito un blasone, al Bayern ha portato per la prima volta una tedesca alla seconda fase d’Eurolega, adesso in Lituania sta risollevando una squadra che aveva cominciato l’inverno da penultima in classifica.
Trinchieri è adesso a una vittoria dai play-in ed è davanti a Messina. I due non si amano, Trinchieri non fa molto per invertire il corso di questa profonda antipatia. Dopo la partita ha raccontato in sala stampa di aver detto alla squadra: – Se mettiamo subito due triple, arrivederci e grazie. Trinchieri non ha una squadra in Italia da 11 anni. L’ultima volta aveva portato Cantù alla finale scudetto.

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Milano ha avuto un Mirotic da 19 punti, 8 su 11 dal campo. Ha superato i 3500 punti in Eurolega, solo che non c’è granché da celebrare. La difesa ha lasciato segnare a Evans 20 punti con 12 tiri tentati. È il giocatore cercato invano a fine novembre. Sunmer ne ha segnati 17 in soli 15 minuti.  Francesco Rangone su EurodevotionProvare a raggiungere obiettivi importanti vivendo solo di fiammate è impossibile, serve continuità di rendimento e l’Olimpia non l’ha mai avuta. L’epilogo, dunque, non può che essere, per il secondo anno consecutivo, disastroso”.

Backdoor Podcast ha dato tre 4 in pagella e un 4.5. Col voto più basso anche Napier. Ha scritto Dario Destri: Non ingannino i punti (ben guadagnati nel primo tempo). La regia è disastrosa e in difesa concede canestri a ogni singola azione. Impresentabile nella partita più importante della stagione”.

Per una serie di risultati e di incroci, la Virtus Bologna è certa di avere un posto fra le prime-10 prima ancora di giocare la partita di domani con il Panathinaikos. 


20.30

I guai dell’Asvel Villeurbanne

PALAZZETTI E DINTORNI

Nonostante il suo budget da record, l’Asvel Villeurbanne se la passa male. Sta vivendo una delle stagioni più difficili da quando Tony Parker ha preso il comando del club, dieci anni fa. Una stagione che si è progressivamente trasformata in un incubo, ha scritto stamattina L’Equipe, alla vigilia del derby francese di Eurolega contro il Monaco. Sono 21 i milioni di euro su cui può contare l’Asvel per allestire la squadra, un tesoro in gran parte alimentato da Skweek. Eppure c’è stata l’eliminazione agli ottavi della Coupe de France [82-92 contro il Monaco]. ai quarti della Leaders Cup [78-82 contro il Nanterre], c’è un quadro cupo in Europa con il penultimo posto, 7 vittorie in 31 partite. L’Asvel è nelle ultime due posizioni della classifica per la terza stagione consecutiva. Nessuno aveva mai portato tante risorse nel club come Parker, il budget è triplicato, lo status di membro in Eurolega è diventato permanente, l’arena è diventata da 12.000 posti, ma non basta. L’Equipe scrive che ci sono state scelte sbagliate, giocatori inesperti o fuori forma, scommesse fallite, cambi di allenatore, compreso il disastro di Gianmarco Pozzecco. L’Asvel ha visto partire Victor Wembanyama e Matthew Strazel in rapida successione nel 2022, Zaccharie Risacher un anno dopo. Ora si sono aggiunte preoccupazioni finanziarie, ne sta facendo le spese la sezione femminile. Per non dire del fatto che l’Eurolega non vede di buon occhio la partnership con Skweek, società controllata da FedCom, società proprietaria del club di Monaco. Cosa ancora più imbarazzante: è in ritardo nei pagamenti. Il presidente di FedCom Media è il russo Oleg Petrov. Ha promesso che Skweek si metterà presto in regola. Intanto: derby.

ORE 21  |  su DAZN


16.00

Rikako Ikee ai Giochi. Stavolta per nuotare

VITE OLIMPICHE

Rikako Ikee aveva 18 anni quando nel 2018 vinse sei medaglie d’oro ai Giochi Asiatici di Giakarta. Pochi mesi dopo avrebbe raccontato al mondo che le sue bracciate, la sua corsa a record e medaglie, si fermava. Le avevano diagnosticato una forma di leucemia. Mancavano due anni ai Giochi di casa sua, a Tokyo. La pandemia li fece diventare tre e non v’era alcuna certezza di vedere Ikee. La ritrovammo invece nel nuovo count-down che il Giappone fu costretto a organizzare, nel messaggio di speranza lanciato al mondo a un anno dai Giochi. Rikako apparve in abito bianco dentro una scena totalmente buia, come una sacerdotessa contemporanea in un santuario shintoista” scrisse l’Équipe. I 12 minuti di quel cortometraggio Another year si chiudevano con la scritta “Tokyo 2020 +1, la fiamma è ancora viva”. 

Era stato girato in uno stadio Olimpico deserto, ed era pieno di simboli, all’altezza per intensità di una vera e propria cerimonia d’apertura. Ikee aveva parlato del suo ritorno allo sport e aveva ripreso gli allenamenti. Aveva parlato delle somiglianze che le pareva di scorgere tra il suo ritorno e la pandemia. Aveva invitato gli atleti a riprendersi dalla delusione per il rinvio e a non dare mai nulla per scontato. Una cosa solenne e piena di pathos, tanto che Florent Dabadie su l’Équipe notò lo scarto di umore con la cerimonia di chiusura dei Giochi di Rio, dove il primo Ministro Shinzo Abe si era vestito da Mario Bros.

Noi italiani avremmo scoperto una sorpresa. Al secondo 36 del video che rassicurava il mondo, appariva un fotogramma. Una strada di una nostra città. Dei panni stesi. No, non era Napoli. L’urbanista Daniela Lepore ci scherzava. Diceva che a Napoli c’è sempre il sole ma i panni stesi non si asciugano mai. Era Venezia – e spostando lo sguardo dai panni alla bandiera, sulla destra, sopra il tricolore, ecco, sopra il tricolore c’era lo stemma del PCI. Era l’ingresso della sezione 7 Martiri. Nel 2015 il Corriere del Veneto raccontava che in quella stessa sede ci sono 180 tra fotografie cartoline e locandine alle pareti: qualche Che Guevara, alcuni Togliatti, dei Berlinguer, molti volti di partigiani caduti – sorpresa delle sorprese – un Cristo in vetro nero che sostiene una falce e un martello”, un santino di Gramsci appiccicato a uno di San Giovanni, la Vergine e fra’ Alfonso di San Francesco della Vigna”. La sinistra post ideologica.

Sono trascorsi altri tre anni e Rikako Ikee ha di nuovo stupito tutti ai Trials giapponesi, piazzandosi al secondo posto nei 100 metri farfalla in 57″34, un tempo che le consente di andare di nuovo alle Olimpiadi – insieme alla diciassettenne Haiari Mazuki [56″91] – stavolta per nuotare una gara individuale. A Tokyo era stata schierata nella seconda frazione della 4×100 stile libero in batteria. E comunque le era parso meraviglioso. 


9.50

Il Financial Times dice che la F1 si sta comprando la MotoGP

RUOTE

 

Liberty Media, detentrice dei diritti della Formula 1, sarebbe sul punto di finalizzare l’acquisto di Dorna, la società che gestisce la MotoGP. Un’operazione da 4 miliardi di euro. Lo riferisce il Financial Times e l’accordo potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni. 

Secondo le ricostruzioni, Liberty Media avrebbe battuto l’offerta rivale di TKO, gruppo sportivo e di intrattenimento gestito dal broker di Hollywood Ari Emanuel. Anche Qatar Sports Investments, il gruppo che possiede il Paris Saint-Germain, aveva manifestato interesse per Dorna e ha tenuto colloqui con il suo proprietario, la società di private equity Bridgepoint. 

Resta il nodo dell’antitrust. L’avvocato James Killick ne ha parlato con il Financial Times mostrando delle perplessità: «Sarei sorpreso se le autorità garanti non si occupassero di questo Il Financial Times sottolinea come con l’arrivo di Liberty Media la F1 ha reso una priorità la promozione dello sport sui social media: un pacchetto che comprende l’accordo con Netflix per la realizzazione dell’ormai celebre Drive to Survive, con tutto ciò che viene attribuito a quella serie tv, la capacità cioè di aver allargato la base di appassionati. Così sono venuti i GP di Miami e Las Vegas, una maggiore apertura verso il mercato americano, dominato prima dalle altre categorie. Così siamo arrivati al calendario XL con il record di 24 corse. L’utile operativo della F1 è cresciuto del 64%, fino a 392 milioni di dollari rispetto all’anno precedente, i ricavi sono saliti a 3,2 miliardi di dollari dai 2,5 di partenza. I ricavi di Dorna nel 2023 sono stati di 483 milioni di euro. Bridgepoint possiede da 18 anni il 40% dell’azienda, acquistata nel 2006 per un valore di 550 milioni di euro.


9.00

Marchand, Marchand: soyons libres jusqu’au dernier soupir

VITE OLIMPICHE

Quando Léon Marchand promette, poi Léon Marchand mantiene. Stamattina L’Équipe pubblica una nuova intervista con lui, 22 anni, doppio oro ai Mondiali di Budapest del 2022 nei 200 e nei 400 misti, triplo oro l’anno dopo ai Mondiali di Fukuoka con l’aggiunta dei 200 farfalla. Al giornale francese Marchand ha parlato delle Olimpiadi, di ambizioni e prospettive. Racconta che Michael Phelps gli ha predetto un tempo sotto i 4 minuti nei 400 misti. «So benissimo che sono atteso in tutte le gare. Le persone vogliono sempre di più. Qualcuno dice che sono proiettato a quattro titoli individuali, pure nei 200 rana, oltre che in una o due staffette, perché tutta la nazionale francese sta crescendo e questo è fantastico. Nei miei sogni le cose vanno come nella testa delle persone: vincere il più possibile (ride) . Ma onestamente, il mio obiettivo è vincere i 200 e i 400 misti. Il resto, le altre gare, non so nemmeno se le farò.  Se ci fossero molte possibilità di vincere un titolo olimpico nei 200 rana, gareggerò anche nei 200 rana. La rana è la il mio punto di forza principale nei 400 misti, la parte in cui faccio la differenza. La farfalla mi è sempre venuta naturale, mi piace molto, anche se penso di avere molto da migliorare».

Questa è una chiacchierata fatta alla vigilia dei campionati universitari in America, dove Léon Marchand studia e si allena, ad Arizona State. Ebbene, nella piscina di Indianapolis, stanotte ha battuto il record NCAA e il record US Open nelle 200 yars stile libero in vasca corta, con il tempo di 1:28.97, diventando il primo uomo sotto la barriera dell’1:29. Ha stabilito il record nuotando la prima frazione della staffetta delle 800 yards stile libero. Non è una distanza olimpica, non resta nei libri dei primati internazionali. Ma è un segnale. Un magnifico segnale. 

 


8.40

Henry non sa chi può chiamare alle Olimpiadi

EUROGOL

La vignetta di oggi de L’Équipe nel tradizionale spazio quotidiano in ultima pagina. C’è Thierry Henry che sbircia sulla lista dei convocati di Didier Deschamps per copiargli qualche nome. Henry è il cittì della nazionale olimpica che in tutti i modi sta provando a farsi dare una-due stelle per rinforzare la Under-21 ai Giochi. La chance di avere Kylian Mbappé pare quasi sfumata, per l’opposizione congiunta di Deschamps e del Real Madrid. Nei giorni scorsi sono girati i nomi di Benzema e Griezmann. Ma Deschamps gli dice: ehi Titì, non copiare.

 

La faccenda è perfino più complessa di così, come spiega seriamente Régis Testelin nell’editoriale di apertura del giornale. Eduardo Camavinga, Ferland Mendy e Aurélien Tchouaméni sono indisponibili per volere del Real. Così gli altri club si sentono autorizzati a dir di no. Vale per Antoine Griezmann  dell’Atlético Madrid, per William Saliba dall’Arsenal, per Malo Gusto dal Chelsea, per Castello Lukeba dal Lipsia, per Michaël Olise dal Crystal Palace.
Scrive L’Equipe che molto ingenuamente, tre anni dopo il fiasco delle Olimpiadi di Tokio, dove la squadra olimpica francese ha subito undici gol in tre partite ed è uscita al primo turno con una squadra di second’ordine, non immaginavamo che il pericolo potesse venire nuovamente, dall’interno. Né che i club francesi si preparassero a dire ancora no”.

Florian Maurice, direttore sportivo dello Stade Rennais, ha già avvertito Henry: non avrà tutto ciò che desidera. È piuttosto coraggioso che sia stato il primo a dirlo – sottolinea L’Equipe – e sarà una manna dal cielo per i suoi colleghi, poter cavalcare l’onda del loro giusto diritto di dire no, grazie alla FIFA. A Monaco, Brest o Lille, non possono immaginare di giocare i preliminari della Champions League senza Maghnes Akliouche o Eliesse Ben Seghir, senza Pierre Lees-Melou, senza Lucas Chevalier o Leny Yoro. Ognuno ha i suoi problemi, le sue priorità, il suo destino e il suo budget, quindi vale tutto se vogliamo comprendere tutti. Comprendere non significa necessariamente condividere e difendere, anzi. La prospettiva di immaginare una squadra olimpica francese poco competitiva a Parigi 2024 come a Tokyo 2021, per le stesse ragioni e con il rischio della stessa punizione, è qualcosa di ripugnante. Quindi, per favore, liberateli


7.50

Che cosa vedere oggi in tv

IL TELECOSLALOM

 

TENNIS

11.30  Il torneo challenger di Napoli – su Supertennis

18.00 Il torneo Masters 1000 da Miami – su Sky

EUROGOL

18.45  Champions League femminile, ritorno quarti di finale: Barcellona-Brann – su DAZN

21.00  Champions League femminile: PSG-Hacken – su DAZN

PALAZZETTI E DINTORNI

19.00  L’Eurolega di basket: Zalgiris Kaunas-Olimpia Milano – su DAZN e Sky |   20.30 Baskonia-Anadolu Efes, Bayern-Barcellona e Partizan-Olympiacos – su DAZN

21.00 Basket, Eurolega: Lione-Villeurbanne-Monaco – DAZN


7.30

Di che cosa si parla stamattina

L’EDICOLA

 

La giornata di Slalom si apre come ogni giorno con la consueta galleria di prime pagine da tutta Europa. 

Molto spazio al calcio. In Spagna attenzione sul 34enne Toni Kroos che resta al Real, ma pure alla cosiddetta “sfida del futuro” tra Endrick a Madrid e Lamine Yamal a Barcellona. Gira e rigira siamo là.

In Italia ancora titoli sul caso Acerbi dopo la replica di Juan Jesus alla sentenza, Sinner si affaccia sulle prime pagine, e poi c’è tanto tanto calciomercato. 

Tutta la galleria è qui

 

 

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