La strada dove si è rotto van Aert è pericolosa. I play-off di pallavolo. Sinner in semifinale a Miami: riassunto di mercoledì 27

 

23.30

Il Lione in semifinale di Champions. Aspettando il PSG

EUROGOL

Delphine Cascarino è tornata. Una doppietta della nazionale francese [58 presenze, 14 gol] e una di Kadidiatou Diani hanno permesso al Lione di eliminare il Benfica [4-1 al ritorno dopo il 2-1 dell’andata] e qualificarsi per le semifinali della Champions League. Potrebbero trovare il Paris-Saint-Germain, opposto stasera alle svedesi di Hacken, con il favore del 2-1 dell’andata in partenza. 

Delphine Cascarino ha segnato questo golletto qua


Due ex cittì fuori dalla lotta scudetto

PALAZZETTI E DINTORNI

Andrea Anastasi portò la Nazionale italiana al bronzo olimpico di Sydney del 2000, dopo essere stato uno dei protagonisti in campo del Mondiale vinto nel ’90. Gianlorenzo Blengini è stato il cittì dell’ultimo podio olimpico, l’argento del 2016 a Rio, la finale persa contro il Brsaile – prima della delusione di Tokyo. L’uno e l’altro sono fuori dalla corsa scudetto dopo gara-5 di quarti di finale giocata ieri sera dai loro club. Il Piacenza di Anastasi è stato battuto da Milano, con 18 punti di Ishikawa 18, 16 di Reggers, 9 di Kaziyski. La Civitanova di Blengini è uscita contro Monza, dopo essersi portata nella serie sul 2-2 da 0-2.

Le semifinali play-off saranno dunque le stesse dell’ultima Coppa Italia giocata a Bologna in gennaio: Milano vs Perugia, Monza ve Trento.  Le squadre eliminate ai quarti giocheranno un mini torneo per un posto in Europa: la qualificazione alla Challenge Cup.

 


Sinner in semifinale a Miami

TENNIS

Jannik Sinner giocherà una semifinale per la terza volta a Miami e per la settima volta in un Masters 1000, Ha battuto il ceko Machac e il suo prossimo avversario sarà Daniil Medvedev, lo stesso che si trovò di fronte in finale a Melbourne nel giorno del primo titolo Slam.

Gaia Piccardi sul Corriere della sera descrive i disagi incontrati: Di Griekspoor gli aveva dato fastidio la prima palla, di O’Connell la pioggia di slice, l’intraprendenza di Machac è favorita da certi errori di Jannik, ancora in cerca della brillantezza perduta. Sotto le nuvole della Florida, i grattacapi continuano. Rispetto alla dolomitica solidità dimostrata a Melbourne, il Sinner americano sembra aver perso smalto strada facendo. Dalla California (Indian Wells, semifinale) alla Florida cambia tutto: palle, campi, umidità nell’aria, fuso orario, c’è da mettere in conto anche un po’ di stanchezza, la trasferta nel Far West è lunga, solo Carlos Alcaraz non mostra crepe gli altri sono esseri umani.
Incluso Jannik“. 

Paolo Rossi su Repubblica racconta che Sinner ha dovuto impegnarsi a fondo per prevalere su un ragazzo di 23 anni, categoria palestrato, t-shirt aderente per meglio mettere in mostra la sua esplosività muscolare, calzoncini tirati in su a mo’ di muratore di ottima fattura, un tennis tecnico i cui colpi somigliano tanto a dei ceffoni violenti. Certo, sarebbe riduttivo definire Machac così, perché l’intelligenza tattica c’è, ma resta il gioco basato squisitamente sul fisico.
E, dunque, cosa ha fatto Jannik Sinner? Ha eseguito un copia e incolla dell’ottavo di finale contro l’australiano O’Connell, che indossava anche una taglia più larga: ha atteso che l’avversario si sgonfiasse, che i muscoli dell’altro sentissero la fatica per salir su con il suo livello”.

Stefano Semeraro su La Stampa ha scritto che non è (ancora) il Sinner in modalità australiana: sbaglicchia qualcosa, non domina da fondo campo come d’abitudine, fatica a scaldarsi a inizio match – lui, che d’abitudine è un microonde Fino ai quarti anche un Sinner leggermente fuori fuoco e rallentato dall’umidità tropicale è comunque bastato per mettere in riga avversari che, diciamolo senza ipocrisie, non avevano i numeri per impensierirlo seriamente”.

Il colpo di cui più si parla da ieri sera è questo: un passante di rovescio in mezza corsa giocato a una mano, una cosa che alla lontana cita Ivan Lendl. 

 

 

OGGETTI DI SCENA

Merita uno sguardo pure questa specie di ventola, chi lo sa, boh, un raffreddatore di racchetta

 


19.30

Via ai play-off scudetto di pallavolo femminile

PALAZZETTI E DINTORNI

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Forse è il campionato più bello del mondo, per quest’anno certamente può vantarsi di essere il più competitivo d’Europa. Con Milano e Conegliano qualificate per la finale di Coppa dei Campioni di inizio maggio, stanno partendo i play-off scudetto con due novità, testimonianza di dinamismo: il ritorno di una squadra romana alla fase finale dopo 26 anni, la prima partecipazione di Vallefoglia. I quarti: Conegliano-Roma [su Sky], Novara-Chieri e Scandicci-Vallefoglia [su Volleyball World TV], Milano-Pinerolo [su Rai Play]. 

Lorenzo Bernardi, allenatore di Novara e vice di Julio Velasco in Nazionale, stamattina ha parlato con La Stampa di questa sua esperienza nella pallavolo femminile, di Paola Egonu, di razzismo, di prospettive olimpiche. 

♦  Lei è stato uno dei giocatori più vincenti della storia del volley, come allenatore è tornato a vincere appena è passato al femminile. Che mondo ha trovato?
«È lo stesso sport, ma cambiano le dinamiche umane. Sono diversi i modi di rapportarsi, ma restano identici gli obiettivi. Da parte delle mie giocatrici ho trovato maggiore disponibilità a mettersi in discussione, a provare cose nuove. Penso che la pallavolo femminile possa migliorare molto e che sia destinata a superare quella maschile. Del resto quasi il 70 per cento dei tesserati della federazione italiana è fatto di donne».
♦  Un’altra differenza fra i due mondi?
«Con le donne maggiore correttezza, meno insulti. Un clima di maggiore sportività».
♦  Come ha affrontato il cambiamento?
«Studiando molto. Preparandomi e leggendo. Chiedendo consiglio a Julio Velasco, esplorando il mondo della Nazionale femminile. Io quando decido di affrontare una sfida non sono uno che butta i dadi».
♦  Paola Egonu è vittima di razzismo. Paola Egonu ha denunciato il generale Vannacci per quella frase tremenda nel suo libro: «I tratti somatici non rappresentano l’italianità». Cosa ne pensa?
«Che ha fatto bene a denunciare tutto quello che la faceva stare male, ha fatto bene a fare valere le proprie ragioni. E penso anche che se uno scrive certe frasi su un libro e poi ottiene molta visibilità, di quelle frasi deve assumersi la responsabilità».
♦   Ne ha parlato con lei?
«Non ancora. Ma con Paola parleremo di tutto. Auguro a lei in primis, e poi a noi che lavoreremo con la Nazionale italiana, di trovare quella serenità necessaria per inseguire quello che potrebbe essere uno dei più grandi sogni della nostra vita professionale. Le Olimpiadi».

intervista di niccolò zancanLa Stampa

 

 

AGGIORNAMENTO

Conegliano ha vinto la 41esima partita su 41 in stagione, la 43esima consecutiva aggiungendo gara-4 e gara-5 della scorsa finale scudetto. La striscia d’imbattibilità dura dunque da 322 giorni. L’ultima sconfitta è dell’11 maggio 2024, in gara-3 di finale contro Milano. La sorpresa l'ha fatta Chieri al tie-break sul campo di Novara, con l’opposta belga Grobelna da 21 punti. Milano è stata salvata dai 31 punti di Paola Egonu e ha vinto in rimonta su Pinerolo, da 1-2 alla fine del terzo set e da 4-6 nel tie-break. Scandicci ha battuto Vallefoglia con 46 punti della coppia Antropova-Zhu.  Nel week-end le gare-2. 

18.40

La facciata-B del caso Acerbi. Esonerato per razzismo

PODEMI

Poche ore dopo l’assoluzione di Francesco Acerbi per le gentilezze sussurrate a Juan Jesus lontano da microfoni e da telecamere, in un mondo che non microfoni e non ha telecamere hanno preso una decisione del tutto differente. Andrea Congiu, allenatore delle squadre maschili e femminili di futsal al CUS di Cagliari, è stato licenziato in tronco per aver rivolto “ripetutamente” insulti di razzisti a un giocatore avversario della Villacidrese. Ripetutamente non lo dice l’arbitro, non lo dice il giudice sportivo, lo dice la sua società – evidentemente turbata da quanto accaduto.
Il CUS Cagliari si è anche scusato pubblicamente con una nota. Il presidente del Cus, senatore del Pd Marco Meloni, si dice atterrito. 


17.30

L’eterna Vos

RUOTE

Chi tiene i conti, chi ha tenuto i conti in tutti questi anni, sta dicendo che Marianne Vos ha vinto la 250esima corsa su strada della sua carriera. Prima che la Dwars Door Vlaanderen la portasse a simile strabiliante numero, l’eterna Vos ha messo insieme due ori olimpici, 3 mondiali su strada, 2 mondiali su pista, 8 mondiali di ciclocross.  Enzo Vicennati su Bici Pro ha scritto di lei qualche anno fa: Se chiedete in gruppo quale sia l’atleta più rispettata, le ragazze risponderanno con il suo nome. Non è scontato vincere tanto e ottenere rispetto. Annemiek Van Vleuten ad esempio vince tanto ed è ugualmente olandese, ma non è così amata. Forse perché quando perde diventa intrattabile, mentre Marianne negli anni ha saputo dominare, ma anche accogliere la sconfitta con stile, mostrando rispetto per chi l’ha battuta”.

Ha attaccato a 12 km dal traguardo con Van Anrooij  e l’ha battuta allo sprint. Il giornale fiammingo Het Nieuwsblad la definisce scaltra, in una giornata nella quale – insiste – ha impressionato Lotte Kopecky, arrivata quarta, battuta allo sprint da Letizia Paternoster nel gruppetto delle inseguitrici a 19 secondi. Elisa Longo Borghini sesta, Chiara Consonni settima a 31 secondi. 


17.25

Il commento di Juan Jesus alla sentenza su Acerbi

PODEMI

 "Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza. Sono sinceramente avvilito dall'esito di una vicenda grave che ho avuto l'unico torto di aver gestito da signore, evitando di interrompere un'importante partita". 

14.00

Il test di van Aert verso il Fiandre

RUOTE

Prima della Dwaars door Vlaanderen, la squadra che un anno fa di questi tempi dominava si sta facendo mille e una domande. L’olandese Visma-Lease a Bike è all’improvviso fiacca, indebolita da infortuni, malattie, contrattempi. Non ha avuto lo stesso inizio di stagione al Nord del 2023. Christophe Laporte è in calo di forma, Dylan Van Baarle ha preferito ritirarsi prima della partienza, Jan Tratnik è caduto alla Harelbeke, Per Strand Hagenes si è rotto il naso, Tiesj Benoot è andato a terra alla Kuurne, Van Baarle ha forato nel tratto decisivo della Harelbeke, van Aert è scivolato sull’impasto di fango e ciottoli del Paterberg. Questo è il quadro, non è la stessa Visma che un anno fa – come scrive L’Equipe usciva dalle prime gare delle Fiandre con le mani sul manubrio, fischiettando”.

Era stato un successo totale con quattro vittorie e otto podi, il doppio che in questa stagione prima di oggi, quando nel giro intorno alle Fiandre prima del Fiandre vero di domenica mancherà Mathieu Van der Poel. Anche senza vederlo al via, i Visma sono presi da una nuova inquietudine, spiega il giornale francese, perché la manifestazione di superiorità della Lidl-Trek e la vittoria di Pedersen a Wevelgem hanno lasciato il segno”. Certo, Matteo Jorgenson ha vinto la Parigi-Nizza e quando Jonas Vingegaard corre [alla Tirreno-Adriatico] non gli resistono. Ma la Visma – scrive L’Equipe si era abituata ad avere tutto sotto controllo, anche le gare di un giorno. 

Het Nieuwsbland, giornale fiammingo, dice che con una vittoria, Wout van Aert può cambiare l’atmosfera nella sua squadra”. Viene alla corsa di metà settimana pensando al grande obiettivo di domenica, vincere finalmente nelle sue Fiandre e convincere gli scettici in aumento. «Posso provare a far capire a Tom Boonen il ciclismo contemporaneo», ha detto. 

Sono in strada quattro dei primi-10 del ranking. Contro van Aert corrono Pedersern. Philipsen e Hirschi. Yves Lampaert ha vinto la corsa due volte e quattro volte si è piazzato nei primi-10. Adrien Petit è qui per la 12esima volta, in cinque casi non è arrivato al traguardo. Il più anziano alla partenza è il 40enne Cameron Wurf. Nella lista dei partecipanti anche Tim Wellens, Jasper Philipsen e Matteo Jorgenson. Gli italiani sono 10: dal 20enne Alberto Bruttomesso al 36enne Andrea Pasqualon, con la straordinaria partecipazione di Jonathan MIlan, Gianni Moscon, Alberto Bettiol, Elia Viviani.

Le donne corrono la settima edizione. Nell’albo d’oro i nomi di velociste come Chiara Consonni e Lotta Henttala, la specialista delle cronometro Ellen van Dijk, la solita Annemiek van Vleuten e la numero #1 attuale Demi Vollering. L’Italia confida in Elisa Longo Borghini.  

 

AGGIORNAMENTO

E invece il povero van Aert si è rotto la clavicola e le costole. Niente Fiandre, niente Roubaix, niente Amstel Gold Race. Eurosport France parla di un duro colpo per lui e la sua squadra. Un crepacuore”. Resta il dubbio della partecipazione al Giro d’Italia. È successo proprio nel giorno del ritorno alla vittoria della Visma con Matteo Jorgenson.

  

 

Dopo aver visto l’americano tagliare per primo il traguardo, lo staff della Visma-Lease a bike si è precipitato giù dalla macchina risalendo via Verbindindings e pochi minuti dopo i direttori sportivi Merijn Zeeman e Arthur Van Dongen erano via, come se stessero andando a un funerale scrive stamattina L’Équipe, seguiti dal gran capo Richard Plugge, molto meno sorridente che alla partenza.

Il giornale francese dice che se l’annunciatore non avesse gridato il nome di Jorgenson con tanta enfasi, sarebbe stato difficile credere che l’americano avesse appena vinto, la sua espressione cupa tradiva più rassegnazione che preoccupazione per la caduta di Wout Van Aert, due ore prima

La frase del giorno è del direttore sportivo Grischa Niermann, la solita leggendaria citazione di Cambronne, «C’est la merde», per quanton accaduto a 67 km dall’arrivo, quando Wout è stato inghiottito dalla massa di corridori sull’asfalto e sputati a brandelli, aveva la parte superiore destra della schiena bruciata dall’attrito con la strada. Le immagini, dice L’Équipe, non consentono di determinare esattamente le ragioni dellincidente. Tiesj Benoot pensa che l’avvicinamento al Kanarieberg e la tensione per guadagnare una buona posizione possano spiegare la caduta. Racconta che Wout gli ha gridato di andare davanti, lui si è alzato per accelerare in curva e pensa che van Aert abbia colpito la sua ruota posteriore in quel punto. Il belga è uscito di scena in barella piangendo, prima di conoscere un paio d’ore dopo la sentenza dai medici. 

C’è campo libero per Mathieu van der Poel al Fiandre, perché è malconcia pure la Lidl-Trek da cui ha perso domenica alla Gand-Wevelgem. Anche Mads Pedersen è caduto, sebbene secondo la stampa danese non ci sia nulla di serio. A  differenza dei suoi compagni di squadra Stuyven e Kirsch. Il primo è uscito dalla corsa con una clavicola rotta come van Aert, il secondo con la frattura del metacarpo della mano destra.

Secondo il giornale belga Het Nieuwsblad van Aert si è rotto anche lo sterno. Abbiamo già così pochi duelli tra lui e van der Poel, e ora dobbiamo privarcene per tutta la primavera ha scritto Marc Sergeant – anche se in realtà i duelli pochi non sono. Come mai su una strada così sicura accadono drammi ciclistici del genere?” si domanda il giornale fiammingo con Werner Romemrs. Questa porzione di tracciato non sarà inclusa nel Giro delle Fiandre di domenica, proprio per via di grave incidente avvenuto nello stesso luogo l’anno scorso. “Il minimo errore in una sterzata è sufficiente in quel punto per causare un incidente grave”. 

 

LEGGI DALL’ARCHIVIO  |  Il ciclismo secondo Matteo [Jorgenson]


9.55

Djokovic e Ivanisevic si sono separati. Ma restano amici

TENNIS

 

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9.45

Certe notti di Luka Dončić

AMERICHE

Quella che era una partita chiave è diventata una passeggiata nel parco. Così dice Marca dalla Spagna a proposito dell’ultima notte da mille e una notte di Luka Dončić. I Sacramento Kings sono stati sopraffatti [96-132] nel giro di tre quarti di partita. Il mago sloveno non ha avuto bisogno di altro, catapultando i Dallas Mavericks al sesto posto a Ovest“. L’ultimo posto utile per i PlayOff viene definito un’ossessione totale per Dončić” – secondo Marca il principale contendente al titolo di mvp della NBA”.

In realtà il favorito sembra ancora Nikola Jokic, premiato nelle ultime due edizioni. Secondo le rilevazioni americane davanti a Dončić c’è pure Shai Gilgeous-Alexander, ma l’affetto madrileno per l’ex giocatore del Real è smisurato.  In 32 minuti Dončić ha realizzato 28 punti (10/18 da due e 4/8 da tre ), ha preso 11 rimbalzi, ha servito 6 assist e ha recuperato tre palloni. All’intervallo aveva già fatto quasi tutto il lavoro: 26 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 3 palle recuperate. Kyrie Irving gli ha dato una discreta mano con 24 punti +8+8, Dončić ha detto che Irving è Batman, lui si sente Robin.

 


8.15

Il dibattito sulle relazioni nel calcio femminile

DISCUSSIONI

C’è un dibattito in corso in Inghilterra nel mondo del calcio femminile. Sarina Wiegman ha detto la sua. Ha descritto i rapporti tra le calciatrici e i loro allenatori come malsani, inappropriati e poco sicuri. È il parere della cittì su quanto sta succedendo nel Leicester, dove Willie Kirk è oggetto di un’indagine interna per una relazione con una sua giocatrice.

«Non dovremmo accettarlo, non è salutare. Il nostro è un ambiente professionale, dovrebbe essere sempre protetto. Le cose possono succedere ma è inappropriato e tutti dovremmo esserne molto consapevoli». Diverse giocatrici la pensnao come lei. Carla Ward dell’Aston Villa usa il termine inaccettabile e Jonas Eidevall dell’Arsenal lo trova molto inappropriato. A Wiegman è stato chiesto se la Federcalcio o le Lega debbano intervenire per vietare tali rapporti. «Penso che si tratti di buon senso, ma quando accade troppo spesso sono necessarie delle norme. Lascerò la decisione ad altri».  

Qui ne scrive il Guardian


8.00

Che cosa vedere oggi in tv

IL TELECOSLALOM

 

TENNIS

11.30  Il torneo challenger di Napoli – su Supertennis

18.00  Il torneo di Miami, quarti di finale – su Sky

UOTE

14.15   La Parigi-Camembert di ciclismo – su Discovery+

14.15   La Attraverso le Fiandre maschile e femminile – su Eurosport 1 

EUROGOL

18.45  Champions League, ritorno quarti di finale: Lione-Benfica – su DAZN

21.00  Champions League, ritorno quarti di finale: Chelsea-Ajax – su DAZN

VITE OLIMPICHE

19.20  Il World Tour di judo da Tblisi – su Rai Sport

PALAZZETTI E DINTORNI

19.30   Play-off serie A1 femminile pallavolo, gara-1 quarti di finale: Conegliano-Roma- su Sky

20.30  Play-off serie A1 femminile pallavolo, gara-1 quarti di finale: Novara-Chieri e Scandicci-Vallefoglia su Volleyball World TV, Milano-Pinerolo su Rai Play

20.30   Play-off serie A maschile, gara-5 quarti di finale: Civitanova-Monza su Volleyball World Tv, Piacenza-Milano su RaiSport

20.30  Eurolega di basket: Maccabi Tel Aviv-Valencia – su DAZN

20.30  Euro Cup, semifinale d’andata: Varese-Basaksehir  – sul canale YouTube FIBA

AMERICHE

24.00  La NBA su Sky: Orlando vs Golden State  |   3.00 Denver vs Phoenix

 


7.30

Di che cosa si parla stamattina

L’EDICOLA

 

La giornata di Slalom si apre come ogni giorno con la consueta galleria di prime pagine da tutta Europa.  Ancora spazio alle Nazionali di calcio e alla finestra internazionale riservata ai loro impegni. In Italia domina il caso Acerbi, e poi c’è tanto tanto calciomercato. 

Tutta la galleria è qui

 

 

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